Attori del progetto

Logo DesBriComitato verso il Distretto di Economia Solidale della Brianza (DES Brianza).

Nell'estate del 2003 l'Associazione Culturale e Politica LA MONDOLFIERA, a Villasanta decide di investire energie sul progetto di un Distretto di Economia Solidale in Brianza che possa mettere a sistema l'economia alternativa coniugata alla giustizia, alla solidarietà, alla sostenibilità ed al futuro locale.

Il Nodo di Lilliput Monza e Dintorni, appena nato, al ritorno da Genova, aderisce all’iniziativa.

L’incontro nell’autunno dello stesso anno con che racconta come si potrebbe dare qualche chance ad un mondo diverso e possibile, a partire dalla sua esperienza in Brasile, dà un ulteriore slancio al progetto.

A dicembre 2004 prende forma un Gruppo Motore per il DESBri, composto da rappresentanti di realtà interessate e singole disponibilità portatrici di saperi, esperienze, informazioni e competenze.

Le varie realtà che vengono man mano coinvolte cominciano a conoscersi, a preparare un censimento dei produttori locali, a ragionare di filiere corte e chiuse, di cicli di produzione locale, di interazione con lo svantaggio sociale che abita le cooperative sociali.

 

nibai.pngCooperativa Agricola Fraternità (Co.A.Fra.)

Nata con l’intento di utilizzare al meglio la zona retrostante la cascina, oggi si occupa della coltivazione dei campi, della produzione di conserve dolci e salate, dell’allevamento di suini, bovini, polli, conigli e della produzione di salumi; a completamento di queste attività gestisce anche uno spaccio agricolo ed un agriturismo.

L’azienda agricola/agrituristica adotta sistemi agricoli di produzione biologica, integrata o eco-compatibile al fine di realizzare un’agricoltura sostenibile. Gli allevamenti aziendali sono improntati al principio del benessere animale.

Dal 2000 gestisce attività di didattica all’interno della cascina, rivolte ai bambini della scuola primaria.

 

brambilla_0.pngFamiglia Brambilla di Concorezzo (MI)

Sono i proprietari che danno in affitto il terreno (18 ha) a Caponago, che sarà coltivato dalla Co.A.Fra. Diversamente da molti proprietari di terreni agricoli, non puntano alla speculazione edilizia e preferiscono mantenere in essere la funzione agricola storica, funzionale e paesaggistica.

A Concorezzo è stato recentemente ristrutturato un loro edificio col proposito di farne un modello per sensibilizzare i cittadini sui mezzi e le tecnologie già disponibili per vivere in armonia con la natura abbassando l’impronta ecologica, ottenendo notevoli risparmi gestionali e senza dover affrontare spese insostenibili.

Esso fa parte di un vecchio cortile – detto “Corte Nuova” - nel centro storico di Concorezzo a 18 Km a nord-est di Milano; é costituito da un piano terra (3 negozi), primo piano (6 appartamenti) e secondo (4 appartamenti) per un totale di 1200 m2; è perfettamente esposto verso sud.

Le linee generali del progetto – ideato dall’ing. Roberto Brambilla - hanno previsto:

  • il mantenimento del carattere e delle tipologie del cortile lombardo
  • il maggior recupero possibile delle strutture e dei materiali preesistenti
  • lo sfruttamento delle energie rinnovabili allo scopo di ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera
  • la scelta di prodotti ad alta efficienza (es. ascensori a basso consumo, caldaie a pellet, pannelli solari, pannelli fotovoltaici, ecc.)
  • l’adozione di materiali a basso impatto  ambientale e realizzati con prodotti non nocivi alla salute (es. strutture e tetti in legno, vernici naturali  e intonaci naturali ai silicati).