
Il “Giro del Mondo in 80 orti” in Brianza è un’iniziativa a carattere sociale, per favorire l’integrazione fra diverse culture, ma può essere anche un’attrazione turistica che si può sviluppare in sintonia con le tematiche dell’esposizione universale di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e quindi può attirare sul nostro territorio un turismo interessato a queste tematiche.
L’iniziativa ha soprattutto finalità d’integrazione e scambio culturale fra i cittadini brianzoli e quelli stranieri che risiedono in Brianza e che sono oltre il 10% della popolazione locale.
A seconda della situazione gli “Orti del Mondo” potranno essere realizzati in piena terra oppure all’interno di “cassoni” fissi o mobili, con dimensioni da 1 mq in su.
L’iniziativa può essere sviluppata coinvolgendo vari attori, quali per esempio:
- scuole che potranno realizzare l’orto nel proprio giardino oppure su una parete verticale, valorizzando i loro alunni stranieri
- negozi che potranno allestire un “Orto del Mondo” nel proprio cortile oppure in uno spazio pubblico antistante concesso in uso dal Comune
- privati che potranno realizzare l’orto in un angolo del proprio giardino
- aziende che possono realizzare l’orto internazionale all’ingresso della fabbrica o degli uffici, magari con qualcuno dei loro dipendenti di altra nazionalità
Le particolarità di questi orti saranno quindi le seguenti:
- far conoscere la biodiversità del mondo portando in Brianza coltivazioni diverse da quelle cui i cittadini italiani e brianzoli sono abituati
- dovranno preferibilmente essere direttamente gestiti da cittadini stranieri residenti in Brianza e quindi saranno un’occasione per valorizzare la loro cultura e favorire l’integrazione fra le persone
- si potrà creare un percorso turistico e degli eventi per favorire l’integrazione culturale con scambio di ricette, degustazioni, show cooking, ecc.
ESEMPI DI “ORTI NEL MONDO” IN CORSO DI AVVIO
1 – Un negozio di ortofrutta che sta di fianco alla chiesa parrocchiale nel centro storico di un paese di 15.000 abitanti si è reso disponibile a creare un “ORTO MAROCCHINO” nel cortile retrostante il proprio spazio vendita, dove su un’area verde di circa 20 metri quadrati realizzerà in collaborazione con una famiglia marocchina, ivi residente, l’orto a tema. Tra le colture particolari impiantate c’è il coriandolo, in Marocco utilizzato per le minestre (come da noi per il prezzemolo, però con un aroma un po’ più marcato) e vari tipi di peperoncini piccanti.
2 – Un oratorio, il cui parroco ha avuto l’anno scorso come coordinatore un giovane prete thailandese che ora è ritornato nel suo paese, quest’estate ha mandato in Tahilandia un gruppo di ragazzi a collaborare con le missioni locali del PIME. I ragazzi hanno visto cosa si coltivano gli ortaggi laggiù e con l’aiuto dei nonni impianteranno nel 2015 nel giardino dell’oratorio un “ORTO THAILANDESE”.
3 – Un agricoltore il cui orto si trova ai margini di un quartiere ove la via principale è intitolata a un missionario che ha passato la vita in Birmania, destinerà una porzione del suo campo per realizzare un “ORTO BIRMANO”.
4 – Un ristorante, che alcuni collaboratori provenienti dall’Egitto, realizzeranno nel proprio giardino un “ORTO EGIZIANO”. I collaboratori hanno accolto con entusiasmo l’idea e ha proposto anche di inserire qualche piatto tipico egiziano nel menù del ristorante che invece propone normalmente piatti tipici del territorio.
5 – Un’osteria che ha un collaboratore pakistano realizzerà nella propria area di pertinenza un “ORTO PAKISTANO” e il collaboratore sta coinvolgendo nell’idea altri suoi connazionali.
6 – Un comune ha un cittadino proveniente da Cuba che si è reso disponibile a realizzare un “ORTO CUBANO” in collaborazione con un’associazione locale di anziani che a fianco realizzerà un “orto brianzolo tradizionale” con ortaggi antichi locali che verranno scelti sulla base di un’apposita ricerca storica.
7 – Un comune gemellato con una cittadina della Germania realizzerà un “ORTO TEDESCO” in collaborazione con una locale associazione di Volontariato, che a fianco realizzerà anche un orto brianzolo e in primavera organizzerà delle degustazioni con scambio di ricette per mettere a confronto le due culture.
Il progetto “Il giro del mondo in 80 orti” fa parte del progetto più ampio “Orti in Brianza” sostenuto dall’Associazione Amici della Storia della Brianza, dalla Condotta di Slow Food Monza Brianza, dal DESBri (comitato verso il Distretto di Economia Solidale della Brianza), dal CATA (Conservatorio di Arti e Tradizioni Alimentari) di Monza e da altri enti e organizzazioni del territorio.
Per info 335.8171947 Giorgio
Qui puoi scaricare la piantina della Brianza con l'indicazione dei primi orti
Qui l'articolo dedicato al tema dalla rivista on-line Vorrei